Il seguente video mostra la realizzazione della testa del rasoio di sicurezza Blackland Blackbird. Costa $ 185 ed il gap fra la testa e il pettine è di 0,58 mm. Si tratta della lavorazione più diffusa al momento: la fresatura CNC (computer numerical control). Le dimensioni meccaniche della parte vengono definite con il software CAD (computer-aided Design) e poi tradotte in movimenti automatizzati delle frese tramite il software CAM (computer-aided manufacturing).
Esistono però altri due metodi meno costosi e meno usati.
Il video successivo mostra la MICROFUSIONE. È la derivazione moderna dell’antico procedimento a cera persa. Vengono costruiti i modelli in cera, successivamente immessi in apposite vasche che contengono resine termoindurenti e granuli ceramici. Queste due insieme polimerizzano, dando vita ad un rivestimento esterno resistente. Quando il getto viene colato nella forma, la cera evapora, lasciando solo il pezzo a solidificare.
Per produrre un qualsiasi oggetto è necessario in primo luogo realizzare uno stampo, scegliendo alternativamente due tecniche:
1) preparazione di un modello in ottone geometricamente identico al particolare da produrre, ma maggiorato per realizzare uno stampo in lega a basso punto di fusione;
2) costruzione dal pieno di uno stampo in alluminio o in acciaio, con una o più cavità rappresentative del particolare da produrre.
In seguito, iniettando la cera nella conchiglia si “stampano” tanti modelli quanti sono i pezzi da produrre.
Tali modelli vengono quindi riuniti in un grappolo per mezzo di attacchi di colata, sucessivamente immersi in un impasto ceramico ed infine ricoperti da un guscio di materiale refrattario in polvere.
Questa operazione viene ripetuta più volte sino ad ottenere un guscio di spessore sufficiente a sopportare il calore e la pressione del metallo fuso.
Le forme, dopo l’evacuazione della cera, passano in forni ad alta temperatura affinchè acquistino la necessaria robustezza alla colata.
Dopo il raffreddamento del metallo su procede all’eliminazione del guscio ceramico impiegando un particolare martello pneumatico.
Successivamente, ogni singolo pezzo viene rifinito e avviato in laboratorio per il controllo qualitativo.
È stato costruito così il primo Rasoio Rockwell, con un gap della base R1 di soli 0,38 mm.
Questo video mostra il processo MIM (Metal Injection Moulding) che consta di 3 fasi principali:
1) STAMPAGGIO
Il feedstock viene stampato mediante una pressa speciale a vite (concetto simile all’iniezione plastica).
Il prodotto dello stampaggio è un componente a struttura solida (mista polvere metallo/resina) denominato Green Body, dimensionalmente maggiorato secondo un fattore di ritiro variabile per ciascuna lega.
2) DEBINDING
I componenti stampati (Green Body) vengono immessi in forno per essere sottoposti a debinding catalitico: l’eliminazione del legante (de-binding) causa una riduzione del peso del componente.
La debole struttura solida composta da aggregati di polvere è denominata Brown Body.
In questa fase non avviene nessun cambiamento dimensionale bensì il solo calo ponderale (dovuto alla perdita della componente resinosa).
3) SINTERIZZAZIONE
Eliminata la resina, i componenti sono inseriti in uno speciale forno di sinterizzazione.
Specifici cicli termici in vuoto o in atmosfera controllata determinano la coalescenza delle particelle di polvere metallica.
Il pezzo assume la configurazione di minimo volume fino alla totale compattazione.
L’acquisizione delle caratteristiche meccaniche e dimensionali sono misurabili dalla densità finale e dal
ritiro dimensionale (circa del 20%): il pezzo ottenuto è del tutto analogo ad un ricavato da fusione.
Con questo procedimento è stato realizzato il Rasoio Rockwell 6S attualmente in vendita a $ 100, con un gap della base R1 che è stato ridotto a soli 0,20 mm. Cioè appena il doppio dello spessore della lametta.
Le prime 3 produzioni in microfusione sono state vendute, rispettivamente a 49, poi 59 e, infine, a 69 dollari. Poi i due produttori hanno deciso di inviare gratis il nuovo rasoio MIM a tutti i precedenti acquirenti, che quindi si ritrovano con due rasoi, di cui uno del valore di 100 dollari avendone speso la metà.
Armando Ilič Misasi, facebook 30 aprile 2017