Extrò continua il suo giro d’Italia e celebra la Liguria e il suo ingrediente principe, il basilico, con una nuova fragranza che si va ad aggiungere alla collezione dei set Regionali.
Un sapone a base di latte d’asina, oltre a burro di karitè, burro di cacao, olio di calendula e fieno greco, già noti in altri set per le loro proprietà nutrienti e lenitive. Con l’aggiunta di olio d’oliva e olio di girasole che aumentano in maniera sorprendente la scorrevolezza del rasoio.
Extrò Repubblica di Genova è ispirato alla Riviera di Ponente e ai rigogliosi angoli verdi nascosti tra gli spazi urbani genovesi. Le note di testa sono dominate dalla freschezza della canfora e dall’abbondanza del basilico, già introdotto con una delle prime produzioni Extrò come ingrediente olfattivo della fragranza Del Don.
Esordisce, invece, nel panorama olfattivo Extrò, il chinotto, la risposta italiana alla coca-cola, perché è indubbio che la bevanda analcolica, dal caratteristico sapore amarognolo è un’icona fin dagli anni Trenta, quando è nata, ed è legata ai ricordi di generazioni d’italiani e ancora oggi amatissima anche dai più giovani. Molti ancora pensano che il chinotto sia solo una bibita come la spuma e la gazzosa, e ignorano che è un agrume (citrus myrtifolia), al naturale molto amaro, ricco di vitamina C, antiossidante e antinfiammatorio, con effetti stimolanti sul sistema nervoso simpatico. Importato dalla Cina, da un navigatore Savonese nel Cinquecento, all’epoca delle repubbliche marinare il chinotto era considerato, proprio dai marinai, un amuleto per allontanare malattie e pericoli. Grazie alle favorevoli caratteristiche climatiche ha poi trovato il suo ambiente ideale nella Riviera Ligure, dove negli anni la coltivazione e la trasformazione dell’agrume sono diventate un fiore all’occhiello di Savona, divenuta nota come città del chinotto. Dalla sua ricca e profumatissima fioritura, dalle foglie e dalla scorza, si estrae un olio essenziale utilizzato in svariate trasformazioni, anche nell’ambito della cosmetica e della profumeria.
Stando a quanto già sentito in altri dopobarba Extrò, ci sarebbero state diverse possibilità di creare fragranze che esaltino le note olfattive di questo prezioso agrume. Combinandolo, ad esempio, con fiori d’arancio e tuffandolo in un cuore dolce di vaniglia e caramello, si sarebbe ottenuto un avvolgente profumo gourmand molto femminile. Mentre, esaltando in apertura il carattere pungente e ombroso del frutto, per poi lasciare un cuore con un fondo di assenzio, ginepro ed incenso, avremmo avuto una fragranza più equilibrata ed unisex. Invece, Extrò Repubblica di Genova è un ritorno alle origini del marchio, che esordisce con note di testa fresche, verdi ed agrumate delle foglie del chinotto verde che si combinano a quelle del basilico. Aprendo ad un cuore floreale cremoso, come il pesto, e narcotico. Note di pino e zenzero energizzanti, e agrumate di chinotto amaro creano la lucentezza di un tiepido tramonto e con i loro accenti fioriti stemperano il basilico. Le note di fondo sono dominate da muschio e spezie.
Armando Ilič Misasi, 22 ottobre 2021