Extrò Zero

Extrò Zero

Tutto il know-how dei laboratori Extrò in questo sapone da barba ZERO, arricchito con latte di capra e d’asina e con frazione maggiorata di burro di cacao e di karité. È realizzato senza profumo e quindi naturalmente ipoallergenico. Infatti, è stato appositamente pensato per le pelli sensibili, o intolleranti ai profumi. Essendo preparato con latte “alternativo” a quello di vacca è anche meglio tollerato sotto differenti aspetti.
Questo sapone da barba produce una crema ricca e grassa che consente una rasatura scorrevole, lasciando la pelle perfettamente idratata. Inoltre, la sua particolare formulazione svolge una serie di azioni pro-barba. Infatti, il latte di capra viene usato in cosmetica come veicolante, in quanto applicato sulla pelle ne facilita l’apertura dei pori e prepara l’epidermide ad accogliere le sostanze nutritive, che riescono a penetrare velocemente e in profondità. Ma la dilatazione dei pori è anche l’effetto più ricercato nella preparazione alla rasatura, che tradizionalmente si ottiene con l’aggiunta del più economico olio di mandorla.
Inoltre, per la presenza degli alfa-idrossiacidi nei latti di capra ed asina, ha un effetto esfoliante. L’acido lattico, in particolare, ha le stesse proprietà dell’acido glicolico ma presenta un’azione più delicata e più facilmente tollerabile dalla cute. Ma se è vero che nella rasatura, più che peli, la lama porta via pelle morta, allora anche questo aspetto si traduce in un’importante azione pro-barba.
Anche il post-barba è migliorato dal latte che contiene naturalmente allantoina, che nutre lo strato protettivo della pelle e la protegge, e che non a caso viene aggiunta in molti prodotti da barba. Contiene anche lisozima, un enzima che agisce da antibatterico. Il latte è anche un idratante naturale estremamente efficace e, grazie anche ad un quantitativo extra dei burri di cacao e karitè che “rimpiazzano” la fragranza, la pelle sarà eccezionalmente nutrita.
L’assenza della fragranza modifica anche le caratteristiche di montaggio. Infatti, spesso si dimentica che il sapone è un sale, che nel suo utilizzo va in soluzione acquosa; più liquido si aggiunge al sapone e prima si passa da un sale bagnato (buono per radersi) a dell’acqua salata (inutile allo scopo). Magari per ottenere una schiuma cremosa e coprente, con un sapone che ha dei burri al posto della profumazione, è consigliabile bagnare bene il pennello e lavorare la schiuma più a lungo (ma dai 30 secondi al minuto e non per decine di minuti come fanno alcuni “maestri”); però la maggiore “fatica” sarà ampiamente ripagata dalla qualità della rasatura. Anzi, la “purezza” di un sapone del genere potrebbe essere spinta tranquillamente fino a realizzarlo con soli tre ingredienti: il latte, un olio schiumogeno e la potassa. L’acqua, per radersi, è un ingrediente indispensabile, ma nel montaggio del sapone e non nella sua ricetta. Va anche detto, senza appesantirsi in nozioni di stereochimica, che il latte di capra monta meglio perché i suoi grassi hanno globuli più piccoli che, oltre ad un sapore più dolciastro e acidulo, gli danno dispersione più veloce in acqua.
Infine, ma non per ultimo, considerate che per preservare tutte le qualità del sapone “naturale”, si può anche lasciarlo sempre aperto (non essendoci rischio di perdita della profumazione), facendolo “stagionare” (migliorandone, anche dal punto di vista economico, la resa).
Qualora si volesse mettere a listino un prodotto specificatamente per pelli sensibili, si potrebbe anche creare una base ad hoc, con oli dal più ricco profilo di acidi grassi che lo rendano idratante all’inverosimile, o con sostanze che garantiscano spiccate proprietà anti-infiammatorie come, ad esempio, l’avena micronizzata, la bentonite o il gesso di Rügen. Mentre la base di questa edizione limitata del sapone ZERO, oltre agli oli di cocco, di girasole e di calendula, contiene anche acido ialuronico e fieno greco, in analogia al fluido balsamico ZERO, che ne costituisce l’abbinamente d’elezione come dopobarba, non tanto per un fatto di corrispondenza olfattiva (che non c’è) quanto per i principi attivi di primissima qualità, che ne fanno un vero toccasana della pelle. Amamelide, aloe, borragine, camomilla e mentolo, oltre al fieno greco, costituiranno un vero e proprio trattamento astringente, cicatrizzante, antibatterico, rigenerante, anti-invecchiamento, riparatore e rinfrescante. Inoltre, la presenza di un filtro solare consente un utilizzo ottimale per la rasatura della testa, favorendo idratazione e protezione del cuoio capelluto.
La bottiglia in vetro scuro suggerisce che il fluido va conservato a riparo dalla luce diretta. Mentre la presenza di un comodo contagocce, oltre che essere pratico per l’applicazione, suggerisce che ne basta davvero poco, e che dunque durerà a più a lungo, come il sapone, se correttamente conservato.
Più che limitata, credo sia un’edizione sperimentale di una futura linea Extrò per bambini.

Armando Ilič Misasi, 28 luglio 2022