Il sapone Extrò British Leather più che una novità rappresenta un’evoluzione. Gli ingredienti usati, infatti, sono gli stessi di Extrò Zero, ma qui il latte di capra e d’asina sostituiscono l’acqua, invece della profumazione. Questo prodotto crea una schiuma ancora più ricca e grassa, e la sua formulazione speciale fa sì che la rasatura risulti scorrevole al massimo, lasciando la pelle più morbida, elastica e lucida che mai.
Sarebbe stato interessante testare la stessa “aggiunta” nel fluido balsamico Zero, che contiene un filtro solare, proprio come il latte di capra che combatte in maniera naturale gli effetti dell’esposizione al sole (e agli agenti esterni in generale); mentre il latte d’asina riequilibra il film idrolipidico della pelle, svolgendo una fra le più importanti azioni antiarrossamento in natura.
A dispetto del nome Extrò British Leather non è la classica colonia inglese, di quelle tradizionali. È una versione meno frizzante ma più calda, decisa e maschile. Le colonie di produzione britannica tendono ad essere più pungenti e durature sulla pelle rispetto ai profumi dell’Europa continentale. Inoltre, in genere, le colonie britanniche sono più scure, con note legnose ed affumicate, mescolate con legno di sandalo e bergamotto, mentre i profumi europei virano maggiormente verso note agrumate e floreali, proprio come il neroli e la rosa di Extrò British Leather. Delle colonie britanniche tradizionali ha sicuramente la raffinatezza e l’eleganza della profumazione, magari non propriamente giovanile e non semplice da indossare in ogni stagione, ma certamente classica ed autenticamente maschile. Tranne che per la faccia sull’etichetta.
La fragranza svela subito il sontuoso carattere agrumato e floreale del neroli, ma la sensazione olfattiva è di una nota molto densa, liquorosa, perché l’accordo col labdano apporta sempre una nota ambrata o di cuoio. Così già dalle note di testa, poco British, la caratteristica signature Leather è sapientemente tessuta dappertutto. Anche nel cuore, la davana, un’erba aromatica utilizzata in India per le offerte a Shiva, ha un odore fruttato con una punta mentolata balsamica, ma sempre in equilibrio col cuoio. Sul fondo l’odore di pelle diventa “Suede” più che “Leather”, perché inserita in un corposo complesso di legni aromatici e muschi. Indossando il profumo sentirete distintamente al naso prima l’effetto liquoroso e poi quello balsamico, col cuoio sullo sfondo.
L’odore dei cuoiati ha sempre note legnose, perché le prime essenze dei profumieri di Grasse erano “cologne russe”, ché venivano dall’infusione dei ritagli degli stivali dell’Armata Rossa, recuperati dai maestri guantai. Questo cuoio era conciato con cortecce di betulla che resta, d’altronde, la materia prima principale della nota cuoio in profumeria. È difficile trovare un brand indipendente che non includa nel portfolio un cuoiato con un accenno di isobutilchinolina o catrame di betulla. Ecco, Extrò British Leather è una di queste eccezioni. Anche dopo l’apertura, l’odore cuoiato sta prima in equilibrio col floreale, per poi sparire in un trionfo del patchouli. Stando al claim british, dopo qualche ora profumerete come la pelle inglese di una borsa Launer più che di un sellino Triumph.
Per non vanificare la poderosa azione idratante del sapone è consigliabile, acquistando il set completo, adoperare la crema viso come dopobarba e vaporizzare solo dopo la lozione alcolica come profumo.
Armando Ilič Misasi, 30 ottobre 2022