Quanto vale un profumo

Quanto vale un profumo

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Un profumo è sostanzialmente una miscela odorosa disciolta in alcool o in olio. È il cosa è disciolto che fa la differenza di COSTO. Il 90% di ciò che in profumeria vi dicono sia limone, bergamotto, geranio, rosa, gelsomino, oud, menta, arancio, muschio, ambra, zibetto, cuoio, caramello, patchouli, è SINTETICO, un aroma chimico.
Il prezzo degli aromi chimici è mediamente molto basso. C’è poco o nulla che va a male, o che si corrompe, insomma, è un ottimo investimento per le aziende e i profumieri grandi e piccoli. Mediamente secondo Jean-Claude Ellena, storico profumiere di Hermes, il prezzo è di 45 dollari al chilo. Con un chilo di muschio ci fanno anche 50 litri di profumo.
Alcuni aromi chimici costano molto di più dei 45 dollari al chilogrammo, ma state tranquilli, non si rovina nessuno, se lo pagano di più ne usano meno!
Alcuni profumieri si ostinano a volere nelle miscele almeno qualcosina di naturale, seppure rettificato.
Ormai il bergamotto senza furocumarine non basta più, c’è il bergamon. Assolute di rosa si usano ancora, anche se accerchiate da decine di aromi chimici al punto che non si capisce che ruolo giochino gli aromi naturali. L’olio essenziale di Rosa Bulgara costa ancora parecchio, è in drastico calo ma costa. L’olio di Agarwood, conosciuto anche come OUD, costa troppo, specie adesso che è di moda. Così non lo usa più nessuno. M7 di YSL conteneva Oud vero perchè YSL ne acquistò un grosso lotto a poco prezzo, Pierre Montale idem. Poi la moda divenne insistenza e i prezzi delirarono costringendo a varie riformulazioni questi ed altri marchi. Nel frattempo Givaudan, IFF, Firmenich producevano OUD sempre migliori, al punto che ormai l’ultimo blend Fir è buono come un vero OUD cambogiano, e alè OUD per tutti, ma sintetico.
Tuberosa e Gelsomino (sambac o non d’Arabia) non li usa più nessuno, costano poco ma sono perfettamente sostituiti da blend chimici. Zibetto, castoreum e ambra grigia sono fantasiosamente ricostruiti, a volte in modo realistico, altre volte in modo tragicomico. Naturali sono assai costosi, non li usano se non in dosi omeopatiche.
Se fai un profumo tutto naturale, costa. Se lo fai buono, costa. Se lo fai come Dominique Dubrana, naso di AbdesSalaam Attar, hai due vie: o fai tutto ultradiluito e poi dici a tutti che soffrono di anosmia, oppure metti molta materia prima e non ci guadagni più quanto vorresti. Dunque solo il tutto naturale può costare.
Nella profumeria di nicchia SCORDATEVELO! Titolari di famose profumerie d’elìte confermano di malavoglia che muschio di cervo neanche a pensarci, ambra grigia è al 99% ambroxan, rosa è sintetico, oud idem.
Se uno fa come Creed, e mette due gocce di ambra grigia naturale in una base di ambra ricostruita tipo fixateur 404 o 505 Firmenich, può dire “usiamo ambra grigia”, la legge glielo permette. Allo stesso modo l’Erbolario può dire “usiamo estratto naturale di Iris”, ma in realtà l’odore di iris del profumo è dato da a/b-iononi e cumarine (per migliorare il talcato effetto).
Un profumo viene assemblato e stabilizzato con eccipienti, altri costi.
Poi ci sono i flaconi, che spesso costano al produttore più del profumo stesso. E non è una battuta, anche se lo sembra.
Poi c’è il marketing, la pubblicità. Ma certa profumeria non ne fa, non manda nemmeno i campioncini prova al commericiante! Non avete idea di quanto pidocchiosi siano i titolari di tanti marchi di nicchia! Fanno i signori e poi speculano sul centesimo! A un negoziante si dice abbiano mandato in prova dei cotton-fioc profumati per ordinare dei profumi da centinaia di euro. Ribadisco, molti rivenditori lamentano di non ricevere nemmeno mezza fiala in omaggio!
Vogliono la massima resa con la minima spesa. Così, dicono a Napoli, vale l’impresa!
Per farla breve, quanto costa mediamente un profumo? L’industria del profumo usa alcool denaturato per profumeria e non spende molto nemmeno per l’alcool. Considerato che al supermercato il prezzo dell’alcool è gravato al 90% di tasse governative. Diciamo che 100 ml costano circa 5 euro? Quelli più recenti sono semplici formule con costi di circa 3 euro iva inclusa. Flacone e spray altri 2 euro iva inclusa. Scatola e inscatolamento 50 centesimi a dire tanto. Magazzino, distribuzione, stipendi. Campioni no perchè vengono venduti a parte. Un buon profumo con un bel flacone costa tra i 4 e i 6 euro. Se la tiratura è molto limitata, e si sono impiegati ingredienti costosissimi, cosa possiamo andare a caricare? Oud vero e Ambra Grigia vera, ma a 40 euro a flacone non ci arrivi specie se fai un minimo di stock, perchè il prezzo cala al grossista. Azzardiamo la stima: uno dei migliori prodotti di nicchia, un Amouage da 100 ml spray, costerà 50 dollari al massimo, può essere il caso di Gold, i restanti 300 euro sono guadagnati. Divisi tra la ditta produttrice, il distributore e il dettagliante.
Ma la maggior parte dei profumi costosi, per voi che li pagate, non seguono questi rapporti tutto sommato virtuosi. Verificati con ogni metodo alcuni profumi, realizzati senza l’ausilio di alcun celebre “naso”, da 400 e passa euro, di diversi “marchi”, si stimato un costo del prodotto, juice, bottle and box, di massimo 15 euro.
Vi spiegate che razza di mostruosità realizzano su di voi quando pagate diverse centinaia di euro per celestolide, linalool, citronellol, coumarin, eugenol, farnesol, limonene, alpha-isomethil ionone, iso e super e tonalid che a loro costano in diluizione talvolta solo uno o due euro? Alla fin fine l’ODORE che indossate cosa vale? 1 euro.
Però le produzioni artigianali si snobbano perché se non si paga la spesa non vale l’impresa!

Armando Ilič Misasi, facebook 17 novembre 2017