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Rassegna di diversi tipi di rasoio di sicurezza

ANALISI DEL RASOIO MERKUR OPEN COMB E DEI SUOI FATTORI DI (SCARSA) AGGRESSIVITÀ

Innanzitutto è necessaria un po’ di nomenclatura per orizzontarsi.

Infatti, Merkur distingue i modelli in base alla vite di montaggio. I rasoi a vite CORTA hanno 3 pezzi: la testa (che poggia sul viso) con la vite, la guardia (sulla quale si poggia la lametta) con il pettine e, infine, il manico dove si innesta la vite. I rasoi a vite LUNGA hanno 2 pezzi: la guardia è fusa col manico. Rasoi con lo stesso tipo di vite di montaggio possono differire per la guardia a pettine CHIUSO (una barra che tende la pelle) o APERTO (dei denti fra i quali si infila la pelle).
Il Merkur 33C, a pettine chiuso in 3 pezzi, ha quindi tre varianti: il 23C con il manico extra lungo, il 34C con la vite lunga e il 37C con la vite lunga e il pettine inclinato (che consente il taglio del pelo a mo’ di ghigliottina).
La versione a pettine aperto del 33C è il modello 15C, con due varianti: 25C con il manico extra lungo e 11C con la vite lunga. Quest’ultimo modello è ormai fuori catalogo.

Chiarito il quadro, bisogna individuare quale modello ha la rasatura più dolce ed è, quindi, il più indicato per chi si rade tutti i giorni e per chi ancora è poco pratico del rasoio di sicurezza.

Secondo l’opinione diffusa l’ideale per la rasatura quotidiana, dunque per una barba corta, è il pettine chiuso che fa tendere la pelle (come si fa con la mano libera quando si usa il rasoio a serramanico) facilitando la rasatura. In realtà se per facilitare si intende risparmiare tempo, ciò non è vero, perché i rasoi a pettine chiuso vanno risciacquati più spesso, in quanto peli di barba tagliati e il sapone intasano lo spazio tra il pettine e il filo della lama, ed è più facile che vi possiate irritare perché un pelo reciso finisca tra la pelle del viso e il filo della lametta piuttosto che per l’affilatura della lametta stessa. Infatti, il pelo tagliato, spinto dalla lama su cui il sapone lo fa aderire, sfrega sulla pelle secondo lo stesso principio della carta abrasiva.

Il pettine inclinato è da preferire per le pelli più delicate. Siccome quasi tutti sono convinti di avere la pelle delicata, ma veramente pochi la hanno veramente, Merkur vende molti più 37C di quanti dovrebbe, facendovi spendere quasi il doppio rispetto al validissimo 15C.

Invece, nei rasoi a pettine aperto la pelle non viene tesa molto, ma il taglio è facilitato dal fatto che la pelle, infilandosi tra i denti del pettine, si avvicina alla lametta. Questo può rendere più aggressivo il rasoio, ma più che dalla tipologia di pettine ciò dipende dalle caratteristiche geometriche del pettine stesso.

Nella foto sopra, potete contare i denti del pettine del 15C e verificare che sono 11, mentre dalla foto sotto contare solo 8 denti nel Mühle R41.

Dato che i pettini hanno più o meno la stessa ampiezza, meno denti significa più spazio fra due denti e, dunque, maggiore vicinanza della pelo alla lama. Inoltre, i denti Mühle hanno la punta aguzza e il profilo arrotondato e ciò, insieme al maggiore spazio fra un dente e l’altro, fa scivolare molto più pericolosamente la pelle verso la lametta.

Nella foto sopra si vedono i tre pezzi del 25C, il rasoio che uso ad esempio per alcune riflessioni. Si noti che sulla foto sotto è evidenziato il piano di rasatura, quella superficie ideale che è tangente sia al pettine che alla testa del rasoio: per radervi al meglio quella linea nera dovrebbe coincidere col vostro viso.

Sulla stessa foto, ora, evidenziamo anche la tangente alla lametta con una seconda linea nera e, in rosso, l’angolo con cui la lama incide sul vostro viso. L’angolo di incidenza misura circa 29 gradi sessagesimali.

Entrambe le ultime due foto mostrano che l’esposizione della lama del rasoio è negativa. Cioè il piano della lama si trova SOTTO il piano di rasatura. Questa è la ragione principale per cui il rasoio dà una rasatura così dolce. Altro motivo della rasatura delicata è il piccolo spazio tra il piano della lama e la guardia sulla quale la lama poggia. Tuttavia, la dolcezza dovuta alla mancanza di spazio tra lama e guardia potrebbe essere compromessa dalla spaziatura tra i denti, che permette alla pelle di infilarsi vicino alla lama. Ma il design del dente di questa guardia è piatto sul piano della rasatura e arrotondato sul piano della lama, riducendo di molto il rischio di tagli, al contrario del Mühle R41 che ha denti aguzzi sul piano di rasatura e arrotondati sul piano della lama, e dunque, secondo lo stesso principio dei pattini su ghiaccio, fa scivolare la pelle del viso verso la lama.

L’angolo di incidenza della lama di 29° del 15C è simile ad altri rasoi:
-Merkur 33C: 30° (con esposizione lama NEGATIVA)
-Timor TTO: 28° (con esposizione lama POSITIVA)
-Gillette Slim Adjustable, settato su 1: 31° (con esposizione lama POSITIVA)
-Gillette Slim Adjustable, settato su 9: 35° (con GRANDE esposizione lama POSITIVA)

Dove esposizione POSITIVA significa che il piano della lama si trova SOPRA il piano di rasatura, con la lama che ha un contatto esfoliante con la pelle fra un dente e l’altro.

Se conoscete i rasoi summenzionati capite come l’angolo di incidenza della lama più piccolo e l’esposizione della lama al di sotto del piano di rasatura rendono la rasatura più dolce. Se accettate questa conclusione potete verificare che il Merkur 15C è di poco più dolce del modello a pettine chiuso 33C. Ciò conferma l’assunto di partenza, cioè che il pettine aperto sia più aggressivo in sé è un falso mito.

Perché scegliere il 25C – o ancora meglio 11C per chi lo trova – e non il 15C? Qui la motivazione è discrezionale e non rigorosa.

Dal modello a 2 pezzi 34C, mostrato nella foto sopra, che è la versione a pettine chiuso di 11C, capite come l’interno del manico è occupato dalla vite lunga.

Nel 15C, come mostra la foto sopra, il manico ha un foro passante e la vite corta lascia un vuoto al posto della vite lunga. Così se è vero che 11C è più pesante per via della vite lunga, ed è il peso proprio del rasoio che agevola la rasatura (non dovendo MAI calcare la mano col rasoio sulla pelle), è pure vero che il foro passante ha la stessa funzione della cassa armonica di una chitarra, amplificando il suono della lama che taglia il pelo. Questa amplificazione è tanto maggiore quanto più lungo è il manico, ed ecco perché 25C aiuta a “sentire”, letteralmente, se il rasoio sta tagliando o no il pelo.

Ma 11C, per chi ancora riesce a comprarlo, è un’alternativa altrettanto valida, per via della vite lunga e del pettine fissato al manico che consentono un serraggio più stretto e preciso della lametta.

Mentre il pettine chiuso del 33C, di poco più aggressivo, o del più pesante 34C, resta pur sempre una buonissima scelta per una rasatura quotidiana delicata. La mano, con la pratica, farà la differenza.

 

FATTORI DI (RELATIVA) AGGRESSIVITÀ DEL RASOIO MÜHLE OPEN COMB

Nell’analisi di Merkur 15C c’è di fatto anche un’analisi di Mühle R41 pur se condotta in termini di paragone.
Per capire perché si tratta di uno dei migliori rasoi di sicurezza, basta paragonarlo a rasoi diversi dal Merkur, in base sempre ad incidenza ed esposizione della lama, ed apprezzarne le caratteristiche di aggressività equilibrata.

Infatti, come si vede dalle due foto sopra, R41 è stato modificato da Mühle, che nella versione 2013 lo ha addolcito rispetto all’originale del 2011, allargando la testa, per ridurre l’esposizione della lama, e allargando anche il pettine, per aumentare lo spazio tra i denti.

Paragonandolo col Fatip, nella foto sopra, si apprezzano macroscopicamente le differenze nell’angolo di incidenza rispetto al piano di rasatura e nell’esposizione della lama.

Infine, nella foto sopra, il paragone con Ikon Tech, in cui l’incidenza e l’esposizione sono estreme. Un rasoio di sicurezza che lascia la lama totalmente esposta e non dà molta sicurezza rispetto all’equilibrato Mühle R41.

 

ANALISI DEI FATTORI DI AGGRESSIVITÀ DEL RASOIO TIMOR TURN TO OPEN

Il Timor TTO è un rasoio con apertura a farfalla prodotto in Cina dalla Giesen & Forsthoff di Solingen come copia del vecchio Gillette Super Speed, mostrato nella foto sopra.


La linea nera nella foto sopra mostra il piano di rasatura ideale del Timor. Nella foto sotto, come paragone, è evidenziato il piano di rasatura del Merkur 33C.

Definiamo le quattro caratteristiche di design mostrate in queste foto:
– Lo scoprimento (reveal) è la distanza del filo della lama dal bordo della testa del rasoio. A parità di altre caratteristiche, quanto più è scoperta la lama tanto più è aggressiva la rasatura.
– L’esposizione (exposure) è la distanza alla quale il filo della lama si trova sopra o sotto il piano di rasatura. In generale, quanto più è positiva l’esposizione tanto più aggressiva è la rasatura.
– La fenditura (gap) è la distanza tra il filo della lama e il pettine. Fattore determinante della capacità di radere, a una fenditura maggiore corrisponde una maggiore aggressività.
– L’angolazione (angle) è l’angolo acuto che forma il piano della lama rispetto al piano di rasatura. Determina la scorrevolezza con cui la lama taglia i peli. Maggiore è l’angolazione e più la lama tende a raschiare il viso, di contro con l’angolo a zero la lama rimane parallela al viso e lo liscia.
Riguardo all’angolazione va detto che qui sta la principale differenza rispetto al rasoio a mano libera: nel rasoio di sicurezza l’angolo che il piano di rasatura forma rispetto all’asse del manico del rasoio è quasi irrilevante per ottimizzare l’efficienza di taglio. Mentre è l’angolo della lama rispetto al piano di rasatura, deciso dal costruttore del rasoio e non dalla vostra mano, che maggiormente determina il potenziale grado di aggressività della rasatura.

Il Merkur 33C ha un’angolazione di 30° e il Timor di soli 28°. Se l’angolazione del Timor è leggermente inferiore perché il taglio è più aggressivo? Perché mentre il Merkur ha esposizione negativa, il Timor è neutro, cioè il filo della lama si trova proprio sul piano di rasatura. Inoltre, il Timor ha una fenditura più ampia tra la lama e la barra del pettine. Quest’ultimo aspetto diventa più evidente nei rasoi regolabili: aumentando la fenditura tra lama e pettine la rasatura diventa sempre più aggressiva.

Per chi desidera una rasatura meno aggressiva, un rasoio Merkur a 3 pezzi con pettine chiuso è sempre da preferire ad un rasoio a farfalla. Viceversa, per chi non fosse soddisfatto della rasatura del 33C, il Timor è un’alternativa leggermente più aggressiva.

 

ANALISI DEL RASOIO MERKUR SLANT BAR E DEI SUOI FATTORI DI AGGRESSIVITÀ

Fin qui c’è l’analisi di tre diverse tipologie di rasoio di sicurezza: a pettine chiuso e aperto e con apertura a farfalla. È stato possibile confrontare l’aggressività di rasoi strutturalmente diversi individuando quattro indici. Cioè la misura di quanto il filo della lametta: è scoperto rispetto al bordo del coprilama (reveal); è esposto rispetto al piano ideale di rasatura (exposure); si discosta dalla barra del pettine chiuso o dai denti del pettine aperto (gap); è angolato rispetto al viso (angle).

Come caso concreto, prendiamo a riferimento il rasoio a pettine chiuso Merkur 33C e misuriamo:
REVEAL 1,3 mm; GAP 1,3 mm; ANGLE 30°; EXPOSURE NEGATIVA.

Ora esaminiamo cosa succede se, idealmente, flettiamo la barra del pettine del Merkur 33C fino a renderla inclinata da un lato: nella foto sopra vedete la testa del Merkur 39C, dove la caratteristica saliente del design del rasoio è proprio l’inclinazione della barra di sicurezza e, dunque, del filo della lama. Osserviamo che mentre il REVEAL della lama resta costante, gli altri indici – GAP, ANGLE, EXPOSURE – variano da sinistra verso destra. L’inclinazione costante della barra di sicurezza, quindi, aumenta la capacità di rasatura della lametta.

Misuriamo il Merkur 39C:
REVEAL 1,5 mm; GAP 0,8 mm (sx) – 1,3 mm (dx); ANGLE 33° (sx) – 26° (dx); EXPOSURE MOLTO POSITIVA (sx) – POSITIVA (dx).

La lama costantemente scoperta di 1,5 mm, rispetto a 1,3 mm del 33C, fornisce un maggiore aggressività e un migliore feedback acustico durante la rasatura. Teoricamente questo dovrebbe anche comportare delle micro vibrazioni della lama, che aumenterebbero ulteriormente l’aggressività della rasatura. Ma, praticamente, l’inclinazione del filo della lama induce una torsione della lama stessa ed un suo conseguente irrigidimento che ne smorza le vibrazioni.

La foto sopra mostra il lato sinistro della testa del rasoio con una angolazione ampia fino a 33 gradi, rispetto ai 30 gradi del 33C, in combinazione con una esposizione largamente positiva della lama. Entrambi i fattori avrebbero reso più aggressiva la rasatura. Ma, a compensare, c’è un gap molto più stretto fra la lama e la barra, di soli 0,8 mm rispetto agli 1,3 mm del 33C.
Personalmente, avrei addolcito ancora di più la rasatura lasciando la barra di sicurezza liscia e senza scanalature.

La foto sopra mostra il lato destro della testa del rasoio con carattestiche completamente diverse e più dolci: un piccola angolazione di soli 26°, rispetto ai 30° del 33C, combinata con un’esposizione della lama sempre positiva ma assai più piccola. Qui, viceversa, è la maggiore dolcezza di rasatura ad essere inasprita aumentando lo spazio fra lametta e pettine, portato a 1,3 mm, lo stesso valore del 33C. Forse è per l’estrema dolcezza di questo lato del rasoio che la barra è scanalata per aumentare l’aggressività. E magari, non ancora contenti, è sempre per questo che alla Merkur hanno introdotto anche l’inusuale forma ondulata del bordo del coprilama, come potete osservare sulla terzultima foto.
Questa scelta, a mio giudizio aumenta la probabilità di irritazioni perché lascia che la pelle del viso si rigonfi pericolosamente verso la lametta. Un fattore di rischio che io avrei evitato.

Questo rasoio offre una grande capacità di rasatura. Si ottiene sempre una faccia liscia in due passate. È sicuramente da sconsigliare per chi si rasa tutti i giorni e non vuole stressare la pelle. È la scelta ideale per i casi particolari di barba eccezionalmente dura combinata a una pelle non troppo spessa, che richiederebbero troppe passate con altri rasoi, riducendo il rischio di irritazioni e tagli.

 

ULTERIORI FATTORI DI AGGRESSIVITÀ DEI RASOI DI SICUREZZA

Oltre ai quattro indici usati nelle precedenti analisi, esistono anche altri fattori di aggressività del rasoio. “Esoterici” come gli altri sono:

– Rigidezza (flessionale e torsionale) della lametta, così come determinata dal disegno del rasoio, che influenza le vibrazioni del filo durante la rasatura. Da non confondersi con la rigidezza come caratteristica costruttiva della lametta stessa. Il fatto che la lametta più o meno rigida in sé centri molto poco con la capacità di rasare è spiegato dal classico esempio delle lamette giapponesi: le Feather sono molto più rigide delle Kai, ma entrambe sono molto affilate! Altro falso mito sfatato? Pensateci su…

– Inclinazione della lama, inteso come angolo che il filo forma rispetto alla perpendicolare al manico. Qui l’esempio classico è il confronto fra Mühle R41 e R89. Guardate la foto sotto e noterete che il coprilama di R41 (a sinistra) è molto meno arcuato di R89 (a destra). A voi scoprire qual è più aggressivo…

– Disegno della barra di sicurezza: arrotondata, scanalata o a pettine. Determina quanto facilmente la lama entra in contatto con la pelle e quanta schiuma rimane fra filo e pelo durante la passata.

Oltre ai tre fattori di cui tutti parlano (spesso a sproposito):

– Peso del rasoio

– Lunghezza e diametro del manico

– Bilanciamento fra testa e manico

Tutti questi fattori vanno considerati nel loro complesso. Ad esempio, nella foto sotto potete osservare come le teste dei rasoi Parker 91R, a sinistra, e Mühle R89 si somiglino molto

Ma, come si può verificare alla prova della rasatura, per via di una lieve differenza nel coprilama e nel pettine, la testa Parker risulta molto più aggressiva della Mühle

In tutti i diversi aspetti considerati, ecco un esempio di scala di aggressività crescente dei rasoi:

  1. Timor TTO
  2. Merkur 11C
  3. Mühle R89
  4. Merkur 34C
  5. Merkur 37C
  6. Parker 91R
  7. Fatip Classico
  8. iKon Tech
  9. Mühle R41 2013
  10. Mühle R41 2011

Detto ciò, ci si può radere in maniera più o meno consapevole.

Armando Ilič Misasi, facebook 20, 27 e 31 marzo 2017