Extrò Roma

Extrò Roma

Un sapone a base di latte d’asina, oltre a burro di karitè, burro di cacao, olio di calendula, già noti in altri set per le loro proprietà nutrienti e lenitive. Con l’aggiunta di olio di girasole che aumenta in maniera sorprendente la scorrevolezza del rasoio, e l’olio di mandorla che aiuta l’azione pro-barba con il naturale effetto di dilatazione dei pori (per il quale meriterebbe di entrare nella formula base di tutti i saponi, al pari dell’olio di calendula).
L’olio di mandorla è anche uno dei principali ingredienti della crema idratante, che perciò ho utilizzato come pre-barba.
La lozione alcolica a fine rasatura merita una riflessione sulla profumazione: Extrò Roma è una fragranza che, per usare le parole del produttore, potremmo definire “frizzante”? No. Se non per via dello zenzero in apertura. Ma col passare del tempo viene sempre più fuori una nota amara e fresca, che affascina perché inaspettata, dominata dal Timo. Poi il profumo presenta un drydown sempre più interessante, dove il muschio inizia a farsi sentire e ricorda molto Twilly di Hermès o Jasmine Noir di Bulgari. Buono il sillage. Persistenza sì, ma senza esagerare. Carattere da profumo di nicchia. Decisamente femminile ma con un’apertura dal carattere speziato, più d’impatto e meno zuccherosa. Superata questa inebriante porta d’ingresso, le note floreali si fanno sentire, ma spicca uno ylang ylang narcotico e avvolgente. Evoluzione spettacolare, un muschio caldo reso più vivo dalla dolcezza della fava tonka, che dona alla fragranza un carattere speziato e legnoso in modo tenue.
È uno di quei profumi che se provato in un centro commerciale non ti colpisce subito, pensi che è buono ma non speciale, e poi preso dallo shopping passi avanti. Nel frattempo il profumo va avanti anche lui. Dalle note speziate e “frizzanti” a quelle aldeidiche, poi fiorite e infine legnose e di resina. Tornato a casa l’annusi ancora, e vieni rapito dalla densità ed avvolgenza di tutto questo panorama olfattivo; rimetti la giacca e ritorni al centro commerciale a comprarlo. Pensi valga la pena almeno provarlo, ma indossandolo, non su cartoncino e via, perché può restituire molto, nell’aroma, nella durata, nella particolarità.
Roma di Extrò è come una donna misteriosa e dall’aura inebriante. Enigmatica, affascinante, ammaliante e inafferrabile. Santa o mignotta? Solo lei lo sa veramente. L’eterno mistero di una seduzione ambigua. Il suo fascino cattura l’attenzione e ha un effetto ipnotizzante come la Luna. Il suo aspetto indecifrabile, avvolto da un’aura di impercettibile pericolo, è, almeno all’apparenza, puramente candido. Ma la sua fragranza è magnetica. Caratterizzata da un lato oscuro, questa fragranza orientale floreale ha una sensualità pronfonda e un’essenza inafferrabile. Ossessionante e attraente al contempo.

Armando Ilič Misasi, 22 febbraio 2022