Sulle passioni e le pa$$ioni

Sulle passioni e le pa$$ioni

Spesso nei forum o gruppi si sente parlare di passioni. Spesso leggendolo mi sento preso per il culo. Riformulo. Leggendolo mi sento sempre preso per il culo.
Nella stragrande maggioranza dei casi, quella parola è usata come leva emotiva da chi in fin dei conti vuole solo venderti qualcosa. In quel caso ha sì passione, ma per il contante.
Il che ci può anche stare, chi non ha un hobby? Questi hanno l’hobby di collezionare i tuoi soldi spingendoti a comprare usando come arma le tue emozioni. Lo fa la BMW, lo fa Dior, perchè non dovrebbero farlo loro?
Perchè non mi parlano di passione in uno spot di 30 secondi durante un ottavo di Champions League, nel quale un po’ sono girato di palle e un po’ sono prevenuto sulla pubblicità. No, loro me lo dicono in un gruppo su un social o in un forum, mascherandosi da utenti appassionati come me. Spesso sono Admin di pagine/gruppi/forum che “incidentalmente” producono questo o quello, lo propongono in tutte le salse, a tutte le ore. Si creano il loro giro di invasati che propongono quel prodotto in tutte le salse elevato alla n, a tutte le ore. Il novellino che entra si sente chiamare Amico, Fratello, Compagno, crede di essere in un posto fatato.
In realtà è entrato da Foot Locker. Qui il futuro cliente viene ossessionato dai commessi e quando ci si accorge che non c’è trippa per gatti, gli amici commessi ti lasciano con le tue domande.
Ma torniamo in tema, che è meglio.
Ci sono gruppi che sono palese estensione di un negozio (fisico o on-line), quindi una certa dose di pubblicità del proprietario è prevedibile, altrimenti che ci fai nel gruppo di un produttore? Però questo è almeno onesto. L’intento commerciale è chiaro, voluto e stabilito al rimo ingresso. Entri nel mio negozio, fai quello che vuoi, però se compri da me ti faccio un bel sorriso e ti stringo la mano.
Poi ci sono gruppi (centinaia) apparentemente non legati a nessun produttore. Questi sono gruppi (teoricamente) liberi in cui è fin divertente osservare l’ampio ventaglio di personalità presenti. C’è il tirchio, c’è l’accumulatore seriale, c’è il missionario della rettitudine, c’è l’integralista vegano, c’è il Leghista, c’è l’uomo dell’antiquariato a tutti i costi, c’è lo scorbutico (che poi mi chiedo che cazzo ci sta a fare in un gruppo sociale uno scorbutico, ma vabbè…). Si possono vedere i novellini, gli espertoni, i mitomani, ognuno con la sua piccola e comprensibile mania di protagonismo.
Poi in molti casi arriva lui.
Sì, proprio LUI. Ti lusinga chiamandoti Amico al terzo commento disinteressato che fai ad un suo post. Magari ti tagga in un post eroico su quanto quel gruppo significhi per tutti voi.
Però c’è qualcosa di strano.
Entra per postare la sua roba, risponde ai commenti sui suoi post. Mette i like ai post dove compare la sua roba. stop. Il tuo Amico appena trovato non ti calcola se metti una foto con roba tua, eppure avete la stessa passione.
Finalmente raccogli i soldi e fai l’acquisto dal tuo Amico. Sei entusiasta. Arriva il pacco, lo scarti, osservi l’oggetto per bene. Ha qualche difettuccio, ma dai, è artigianale, ci sta. Fai un post strappalacrime in cui ringrazi, tagghi, salamelecchi lui, il gruppo, l’allenatore e gli insegnanti delle medie per il risultato ottenuto.
LUI ti mette un like. Finalmente hai un like dal tuo Amico fraterno, ci è voluto del tempo ma ora siete in sintonia. Passano i giorni, i tuoi post sono vuoti senza i suoi like, eppure cosa sbagli? Domani userai l’oggetto che hai comprato da lui, hai bisogno di sentirlo amico. ZAC like immediato.
A quel punto riguardi il film della vostra amicizia, e il dubbio che la sua sia passione per i tuoi soldi ti viene. E l’hai pure ringraziato. Ed hai pure sorvolato su quel difetto, neanche te lo avesse regalato.
I gruppi sono pieni di LUI. D’altra parte un po’ di guadagno esentasse piace a tutti.
Il che mi starebbe anche bene, non sono fatti miei. Però non usare certe parole, certi mezzi viscidi.
Ho visto denigrare, ghermire attenzioni con post di fratellanza tanto banali quando falsi. Ho visto fare sconti agli amici su cose che non hanno un prezzo ufficiale (non essendo ufficiale la produzione, non può avere un listino…).

“Questi utenti sono il cancro.”

Hanno banalizzato parole importanti, hanno giocato con l’emotività delle persone, hanno reso poco credibile l’intero gruppo/forum.

Poi ci sono le isole felici. Quei posti in cui gli admin si fanno il mazzo per tenere lontani o limitare i LUI, perchè tanto sanno che portano solo rogne. A loro non viene niente in tasca. Respect per questi uomini coraggiosi. Chi legge sa a chi mi riferisco.