Caratteristiche attese del sapone da barba in base ai suoi ingredienti

Caratteristiche attese del sapone da barba in base ai suoi ingredienti

Quando a casa propria si apre per la prima volta la confezione di un sapone da barba, tutti compiono le medesime due operazioni: prima se lo mettono sotto al naso per sentirne il profumo e poi lo premono con un dito per saggiarne la consistenza.
Se per il profumo, una buona piramide olfattiva aiuta a scartare ciò che sicuramente non ci piace, ma l’unica maniera per sapere se ci piacerà o meno è il campione gratuito, per le altre caratteristiche del sapone la lettura degli ingredienti è sufficiente per farsi un’idea di cosa vogliamo comprare. Non corrisponde al vero l’opinione diffusa secondo cui “per capire se ti piace devi provarlo”. Senza tenere un corso di chimica-fisica, cerchiamo di capire come “leggere” gli ingredienti di un sapone.
I produttori partono sempre da un’idea del risultato finale, e miscelano e bilanciano oli e grassi per ottenere le caratteristiche volute nel sapone. Infatti, fatta eccezione forse solo per l’olio di oliva, non si trova mai un solo grasso nella composizione del sapone, perché da solo non conferirebbe tutte le caratteristiche necessarie per un buon prodotto: consistenza, schiumosità, delicatezza e durabilità.
Per prima cosa, bisogna prestare attenzione nel distinguere fra gli ingredienti quelli che si chiamano GRASSI DI BASE, destinati a fare “quantità”, a dare corpo e sostanza al sapone, dai cosiddetti NUTRIENTI utilizzati per rendere più bella la nostra pelle rendendo più ricco il sapone.

GRASSI DI BASE

– Olio di oliva: schiuma scarsa, sapone da molle a molto duro (più l’olio è ricco di grassi insaturi più è duro il sapone), ricco di sostanze nutrienti, produce saponi compatti e durevoli, il colore intenso dell’olio Extra Vergine si trasferisce anche al sapone.

– Olio di girasole: schiuma scarsa, sapone molle, alto contenuto in vitamina B, D ed E, che preserva il sapone dall’irrancidimento, conferendogli preziose proprietà antiossidanti. Compatto e di colore bianco, molto adatto a combinarsi con ogni tipo di spezia e ad assorbirne il colore. Si può facilmente associare all’olio di oliva perché ha lo stesso quoziente di saponificazione, ma nessuno dei due viene molto usato per via della scarsa schiuma;

– Olio di mais: schiuma scarsa, sapone molle;
– Olio di arachidi: schiuma ricca e durevole, sapone molle;
Gli oli di mais e di arachidi sono ricchi di sostanze nutrienti. Non hanno particolari proprietà ma sono buoni riempitivi. Ma se usati in eccesso tendono a produrre un sapone molliccio e viscido.

– Olio di riso: schiuma leggera, sapone molle e appiccicoso, contiene vitamina E oltre a un antiossidante specifico detto gamma-orizanolo. Fa aumentare la temperatura del sapone e può interferire con l’impiego di latte o di sostanze zuccherine che sono a loro volta termogeniche.

– Olio di cocco: schiuma ricca, sapone duro, la sua funzione principale è quella di migliorare la qualità della schiuma. Troppo può seccare la pelle.
– Olio di palma: schiuma ricca e morbida, sapone duro e secco, non ha particolari proprietà ma produce un sapone compatto. L’olio di noccioli di palma è irritante e secca la pelle. L’olio di palma non raffinato è ricco di betacarotene e produce un sapone arancione.
Per via della ricca schiuma, gli oli di cocco e di palma sono i più usati nei saponi da barba.

– Sego bovino (tallow): schiuma cremosa dalle bollicine piccole, sapone bianchissimo e duro. Può essere usato anche da solo, ma potrebbe risultarne un sapone con un odore particolarmente forte, perciò spesso è tagliato con altro. Oggi, differentemente dal passato, si preferiscono gli oli vegetali ai grassi animali sia perché sono facilmente reperibili sia perché tendono a conservarsi più a lungo.

NUTRIENTI

– Olio di noccioli di albicocca: nutriente e leggero, apporta vitamine e acidi grassi essenziali. Adatto a pelli mature e sensibili.

– Olio di avocado: schiuma durevole, sapone molle, ricco di vitamine e antiossidanti, nutre la pelle in profondità. Nel sapone fa la differenza.

– Olio di borragine: molto pregiato, contiene vitamina F, una sostanza che il corpo umano non è in grado di produrre. E’ meglio utilizzarlo nelle creme. Nel sapone sarebbe quasi uno spreco, ma magari qualcuno lo userà!

– Burro di cacao: schiuma cremosa, sapone duro, nutriente e protettivo. Può provocare irritazioni.

– Burro di karitè: schiuma stabile, sapone duro e secco, dal forte potere ristrutturante e nutriente. E’ un vero toccasana per la pelle e rende il sapone un vero lusso!

– Lanolina: di origine animale, molto emolliente. Può dare irritazioni, da usare con parsimonia.

– Olio di canapa: schiuma leggera, sapone molle, ricco di acidi grassi essenziali, nutriente. E’ un olio adatto alla pelle più delicata e ai peli. Va usato con parsimonia per evitare che il sapone sia troppo molle o irrancidisca in fretta. Chi produce saponi da barba all’olio di canapa punta più sul fatto che viene subito associato alla cannabis, perché sa che la schiuma si secca in un amen!

– Olio di cartamo: delicato e leggero usato per i massaggi (forse i anche in quelli tailandesi, fatti senza mani corpo contro corpo, ma sicuramente non in quelli birmani, fatti rigorosamente solo con la lingua). Da usare con parsimonia perché tende a irrancidire.

– Olio di mandorle dolci: schiuma leggera, sapone molle, ricco e leggero.

– Olio di enotera: rigenerante e ristrutturante, ricco di sostanze che aiutano la pelle a ritrovare il suo equilibrio.

– Olio di germe di grano: ricco di antiossidanti, è adatto alle pelli più mature. Può dare allergie.

– Olio di semi di lino: nutriente e ricco di vitamine ma irrancidisce molto in fretta.

– Olio di noci: ricco dal carattere deciso, nel sapone va usato con parsimonia perché può scatenare irritazioni.

– Olio di nocciole: ricco di vitamine. Tende a irrancidire in fretta.

– Olio di ricino: schiuma ricca, sapone molle e appiccicoso, in combinazione con l’olio di cocco produce una schiuma densa e cremosissima. Ma può dare irritazioni.

– Olio di sesamo: ricco di insaponificabili, viene usato per la cura dei capelli. Ha un odore molto deciso.

– Olio di vinaccioli: schiuma leggera, sapone molle, olio di semi d’uva leggero e delicatamente colorato di verde. Lo si può usare in grande quantità anche come grasso di base. Qualcuno lo ha fatto ma, come per la canapa, sapendo che non schiuma bene!

– Olio di semi di zucca: prodotto tipico della Stiria, una regione dell’Austria (saponi Haslinger). E’ scuro, denso e dall’odore deciso. E’ ricco di vitamine, polifenoli e acidi grassi essenziali. In combinazione con olio di canapa o macerato di iperico o calendula è ottimo per i saponi destinati alla depilazione delle parti intime…

– Macerati: oli nei quali sono state messe a macerare erbe aromatiche o officinali. In genere la base è costituita da oli di mandorle, girasole, jojoba o, più raramente, oliva. Il tipo di olio usato è l’elemento fondamentale da sapere per poter sapere com’è il sapone.

– Cera d’api: si può usare nel sapone per renderlo più solido e compatto.

– Olio di jojoba: nessuna schiuma, sapone molle, forte potere ristrutturante, sebosimile e protettivo.

Armando Ilič Misasi
21 marzo 2017, Diario facebook