Creare un profumo significa andare alla ricerca dei fiori più belli e delle materie prime più nobili, esplorando terre sconosciute e preziose. Perché le essenze hanno alle loro spalle la ricerca e la scoperta di ingredienti unici e rari. Come la Rosa di Maggio, ad esempio, che con le sue note vellutate sprigiona una fragranza intensa. O come il Bergamotto di Calabria, agrumato, naturalmente, ma anche fiorito e fruttato, che possiede un carattere unico. Il 90% dell’olio essenziale di bergamotto nel mondo si produce in Calabria per le apprezzate e riconosciute caratteristiche di alta qualità del prodotto oltre che per il consolidato sviluppo delle tecniche, delle macchine e delle attrezzature specifiche di estrazione: l’apparecchiatura di Antonio Barillà, risalente al primo ‘800, si è evoluta fino a comprendere tecnologie per evitare che nei prodotti finiscano sostanze fototossiche come le furocumarine, che in natura il bergamotto ha, e possono causare macchie sulla pelle. Di grande qualità, anche se rara, è l’essenza estratta manualmente con la spugna da parte degli anziani “sfumatori” o “spiritari”, profumatissima e dal sentore persistente. Il Bergamotto Extrò non è come quello prodotto artigianalmente in Calabria ma ha carattere forte e intenso, con note frizzanti di arancio amaro e lime, arricchite di una speziatura come di zenzero che va a stemperarsi in una nota inaspettata di muschio. Non persistente come il “cugino” Positano ma – per chi non si asfalta il naso col catrame delle sigarette – si sente addosso per ore.
Armando Ilič Misasi, 31 gennaio 2017