I sintetici dovrebbero essere i pennelli da barba con l’offerta più ampia e più rinnovata, se ogni produttore investisse nella ricerca delle setole. Invece, fino alla metà del 2013 i soli pennelli sintetici usati in Italia erano gli Omega realizzati in nylon. L’interesse verso questo tipo di prodotti si è svegliato nel 2014 quando Plisson (marchio storico dal 1808) commercializzò un nodo delle stesse dimensioni del loro tasso misura 12 (22mm di diametro e 56mm di altezza) prima col suo marchio e poi brandizzato L’Occitane Cade. Questo ciuffo si comportava all’opposto di quelli in nylon: molto soffice ed eccellente nella pennellata lineare. Buono per il montaggio in viso, almeno per chi non cercasse l’effetto massaggio esfoliante di un ciuffo più rigido, ma non altrettanto buono per l’uso in ciotola per via sia della morbidezza che delle misure compatte. Fatto sta che fino all’inizio del 2015 il pennello continuava ad esaurirsi non appena reso disponibile sul sito e nei negozi L’Occitane.
A questo punto, come successo per il nylon anni prima, il mercato si è ripiegato su di sé. Quando c’è una novità nel mondo della rasatura, intesa come prodotto che sia frutto di un’idea diversa e di ricerca e sviluppo, ormai sembra essersi consolidata la prassi di investire per produrre un prodotto simile a meno, invece che finanziare nuove ricerche per un prodotto migliorato.
Così dalla Cina, con furore, spuntò un produttore in grado di fornire un ciuffo simile al Plisson a patto che venisse acquistato in grossi quantitativi. Dunque diversi venditori e produttori di saponi formarono un gruppo d’acquisto e diventarono “produttori” di pennelli. Alcuni dei nomi scelti suonano rivelatori, come “Plissoft”, altri più esotici, come “Suave”, altri ancora più maschi, come “Kong”, ma si tratta sempre dello stesso pennello con manici diversi.
Senza ricerca e sviluppo, come aggirare i limiti imposti dalla morbidezza della setola studiata da Plisson? Allargando il diametro del ciuffo da 22 a 26mm, o aumentandone la densità aggiungendo fibre, o accorciando l’altezza delle fibre, o combinando questi tre approcci. I ciuffi più grandi costavano tre quarti del Plisson, quelli più densi la metà. Così iniziarono ad andare esauriti anche questi ultimi.
Quando il mercato fu saturo di cloni, in controtendenza, Mühle propose una versione migliorata del proprio sintetico che infelicemente ha chiamato V2 (sì, proprio come i missili balistici che i nazisti lanciavano sull’Inghilterra). Pare che l’obiettivo fosse creare una fibra con caratteristiche simili al best badger di Simpson, morbido ma con nerbo.
A seguire molti marchi di pennelli, anche italiani, han tirato fuori fibre bianche con le punte nere. Poi dalla Cina, con grande clamore, è arrivata la novità: fibra nera con punta bianca! E via con pennelli lo “smoking”, il “frac” o la pirandelliana “marsina stretta”.
Simpson ha risposto all’offensiva proponendo una nuova fibra sintetica che, al momento, è il top e l’ha distribuita in ordine di dimensioni e densità di ciuffo crescenti come: Classic1, Duke3 e Chubby2. Il Classic è l’ideale per i viaggi, il Chubby per montare in viso, il Duke fa bene tutto. E il clone cinese sta arrivando…

[Dall’alto a sinitra e in senso orario: Mühle, Stirling, Kent e Crown King]