Felce Azzurra è tradizione – raccolta in quasi 150 anni di storia – e artigianalità, quella di mani e nasi che scelgono e dosano essenze. Una combinazione di oltre cento ingredienti provenienti da tutto il mondo, una formula ancora segreta manoscritta tra le pagine di un taccuino tramandato di padre in figlio, per evitare la pirateria informatica. È nei laboratori Paglieri, l’azienda nata ad Alessandria nel 1876 con la produzione di profumi, che si sviluppano gli speciali intrecci olfattivi nati dalla mente e maestria del fondatore Lodovico Paglieri. Il tutto ha inizio in un laboratorio artigianale, tra ingredienti e nasi, e vede il successo del primo prodotto a marchio Felce Azzurra nel 1923 con l’eau de toilette, una novità capace di sfidare il mito della profumeria francese grazie alla fragranza unica, ma anche all’accurata ricerca posta nella creazione dei packaging, preziose confezioni di anno in anno rinnovate. Il successo della marca continua nel 1926, quando vede la luce il primo talco in polvere, icona senza tempo, un prodotto che fa sognare grazie alla veste elegante e alla sua profumazione inebriante, richiamo di fresco pulito. Quello di Felce Azzurra è un percorso che infonde l’antica e alta arte profumiera in ogni gesto e rituale della quotidianità: dai volti delle dive hollywoodiane dei profumi di Grasse alle illustrazioni di Gino Boccasile, artista e pubblicitario che ha saputo cogliere il senso profondo del brand, creando manifesti in grado di evocare al contempo profumo ed emozioni. Oltre agli affascinanti ritratti della donna coi fiori utilizzati per Paglieri, Boccasile firma per Felce Azzurra l’immagine dolce e soave della bambina col talco, storico manifesto degli anni ’50.
Nelle celebrazioni del centenario si inserisce Extrò 1923, che ricalca con cura tutti questi aspetti, dalla bottiglia del profumo dopobarba all’etichetta della crema da barba.
La profumazione è chypre, da non confondere con cipriato. Forse perché il talco è nato immediatamente a ridosso dell’EDT molti pensano che la fragranza sia talcata, ma è un’altra cosa. Fu François Coty a creare la prima composizione chypre che costituiva un’evocazione dell’atmosfera dell’isola di Cipro, all’epoca meta preferita di vacanze per l’alta società. Coty ricreò in un profumo le sensazioni provate durante il viaggio a Cipro: si tratta di un accordo composto da bergamotto, rosa o gelsomino, muschio di quercia, patchouli e labdano. Fragranze senza tempo appartenenti a questa famiglia sono Mitsouko di Guerlain e Calèche di Hermès. In versione moderna, dove alcuni componenti dell’accordo originale (come, per esempio, il gelsomino) sono stati sostituiti da molecole sintetiche che danno maggiore slancio alle composizioni, troviamo molte fragranze tra le quali Narciso Rodriguez for Her rappresenta sicuramente quella di maggiore successo. Mentre, almeno stando alla classificazione data da Eugène Rimmel (quello del mascara) le fragranze cipriate sono ispirate a L’Heure Bleu di Guerlain, che ha una base composta da bergamotto, rosa, gelsomino, vaniglia, fava tonka e iris (la materia prima naturale più preziosa di questa sfaccettatura). Se un profumo non ha la stessa base Guerlain non è un cipriato.
Felce Azzurra ha una testa di arancia, rosa e pino; un cuore di lavanda, petit grain e patchouli; un fondo di musk e citronella. Dunque è un classico chypre, dal nome fuorviante perché “Felce” è traduzione letterale del francese fougère, altra famiglia olfattiva (che nulla ha a che vedere con l’odore della felce) nata col profumo Fougère Royale di Houbigant: si tratta di un accordo di base di lavanda, geranio, vetiver, muschio di quercia e cumarina o fava tonka, che può essere interpretato in vari modi a condizione di rispettare la “struttura” di base, altrimenti non è un fougère.
Mentre il chypre evoca eleganza raffinata, senza tempo, aristocratica, il fougère ha un carattere virile e rassicurante delle composizioni che ne hanno determinato l’ampio successo riscontrato presso il pubblico maschile, come gli indimenticabili Azzaro pour Homme e Drakkar Noir di Guy Laroche.
In Extrò 1923 c’è la zagara al posto dell’arancio in apertura e il neroli invece della citronella in chiusura, ma la sfaccettatura olfattiva resta quella di Felce Azzurra. Fortunatamente, perché i profumi chypre rappresentano l’eleganza senza tempo della classica profumeria francese e oggi sono decisamente più rari rispetto a un tempo. Le nuove normative hanno infatti ristretto l’uso del muschio di quercia e oggi si ricorre a molecole sintetiche per cercare di riprodurre quella tipica nota di fondo. Extrò 1923 ripropone abbastanza fedelmente la piramide olfattiva originale di Felce Azzurra, raffinata e senza tempo, come i ricordi.
Armando Ilič Misasi, 23 maggio 2023