Extrò Absinthium Artemisia

Extrò Absinthium Artemisia

Pur essendo principalmente conosciuto come liquore, l’assenzio è presente nelle note olfattive di diversi profumi sia maschili che femminili. Sulla pelle delle donne di solito mette in evidenza note floreali mentre sugli uomini fa risaltare note fresche e speziate. L’Artemisia absinthium è una pianta erbacea spontanea, come la sua vocazione a proteggere il naturale benessere della nostra pelle da tempi immemorabili: a parte le citazioni bibliche nel Deuteronomio (come veleno), nel libro di Geremia (come sventura), nell’Apocalisse di Giovanni (come stella) e altre che sicuramente dimentico, fonti storiche come Plinio raccontano che durante le Feriae Latinae, in occasione delle gare fra le quadrighe sul Campidoglio, il vincitore beve dell’assenzio perché i nostri antenati ritenevano onorifico dare come premio la salute. Nell’AS-EDT Extrò l’odore della pianta si sente in tutta la sua spontaneità e prevale la sua nota delicata. Nessuna caduta di fragranza su profumazioni da etilisti come anice o sambuca, al contrario di altre preparazioni. È una formulazione che ha un suo distinto carattere. Veste di quella estrema sensazione di pulito gradevole che viene notata e apprezzata. Un profumo tenero e leggermente aromatico con persistenza rassicurante e confortante. Una coccola. Secondo me ottimo per chi si rade alla sera, come profumo della buona notte.

Il nutriente del sapone è l’olio di jojoba, una cera liquida che forma un’emulsione con proprietà protettive, nutrienti, emollienti ed ammorbidenti della pelle. L’uso di una cera liquida permette da un lato una maggiore penetrazione ed un pronto assorbimento epidermico, dall’altro un’elevata attività filmogena.
L’altro nutriente è la sigesbeckia orientalis. Il succo estratto dalle foglie di questa pianta fa parte da secoli della farmacopea cinese per curare i reumatismi, calmare le infiammazioni cutanee e favorire il processo di cicatrizzazione della pelle. Più recentemente, le ricerche intraprese su questo succo hanno permesso di scoprire che conteneva una sostanza attiva la cui struttura è molto simile a quella dell’aspirina (acido acetilsalicilico), per cui oggi in cosmetica la sigesbeckia è utilizzata per le sue proprietà calmanti e rigeneranti ed in più appartiene alla stessa famiglia botanica dell’assenzio. Ciò forse l’ha resa particolarmente adatta all’utilizzo senza interferire con la profumazione. In tal senso forse, invece della jojoba, sarebbe stato preferibile l’olio di calendula, altra pianta della stessa famiglia.
In questi prodotti l’odore della pianta d’assenzio si sente in tutta la sua spontaneità e prevale la sua nota delicata. Nessuna caduta di fragranza su profumazioni come anice o finocchio, al contrario di altre preparazioni. È una formulazione che ha un suo distinto carattere. Veste di quella estrema sensazione di pulito gradevole che viene notata e apprezzata. Un profumo tenero e leggermente aromatico con persistenza rassicurante e confortante.
Come prebarba ho usato una saponetta alla lattuga, altra pianta della famiglia delle asteracee. Una rasatura da papa!

Armando Ilič Misasi, 9 febbraio e 5 marzo 2018